Il Museo Ornitologico Ferrante Foschi di Forlì è stato istituito nel 1983 grazie ad una prima convenzione stipulata fra il Comune di Forlì e Ugo Foscolo Foschi proprietario della collezione. Da allora opera come centro di aggregazione per la cultura naturalistica romagnola, prima nel settore strettamente ornitologico, poi ampliando il proprio ambito di interesse e di sviluppo fino a proporre strumenti di conoscenza e divulgazione in altri settori delle discipline naturali.
L'istituzione del Museo ha consentito di conservare, esporre e divulgare una collezione ornitologica di importanza internazionale (oltre 3000 esemplari provenienti da molte regioni italiane). Nelle sale espositive del Museo si svolgono visite guidate e moduli didattici per gruppi di visitatori e scolaresche a cura di A.Ri.F. ( Associazione Rilevatori Faunisti), associazione di volontariato che ha sede nel Museo e che dispone di un vasto patrimonio di conoscenze ambientali e naturalistiche legate al territorio acquisite tramite la pluriennale collaborazione con ST.E.R.N.A.
Tale collezione costituisce il più significativo insieme di reperti naturalistici del territorio forlivese dopo la malaugurata "emigrazione" del grande patrimonio di Pietro Zangheri.
La conservazione ed il periodico controllo degli esemplari della collezione sono realizzati da A.Ri.F. e ST.E.R.N.A. sotto il controllo della direzione del Museo.
Nei 30 anni trascorsi dalla sua inaugurazione, il Museo ha prodotto una vasta mole di dati di interesse locale, di ricerche scientifiche, di pubblicazioni di livello nazionale ed internazionale.
Ha aperto una biblioteca naturalistica con oltre 1600 testi e decine di riviste del settore, utilizzate sia da fruitori locali sia ricercatori e studenti universitari provenienti da ogni parte d'Italia.
Ha inoltre massicciamente operato nel settore didattico per le scuole della provincia di Forlì-Cesena e province vicine, organizzando una serie di progetti didattici calibrati per i vari livelli di età, ospitando decine di migliaia di studenti e visitatori.
Nel corso degli ultimi 10 anni, il Museo è inoltre diventato un vero e proprio centro di aggregazione di ricercatori locali, che si appoggiano alla struttura esistente ed operano in sinergia con il Museo sia sul fronte della ricerca scientifica a livello locale sia sul fronte didattico e divulgativo.
Dal 2013 è stata rinnovata grazie al contributo del Comune di Forlì la convenzione con l'associazione A.Ri.F. incaricata della gestione e della realizzazione delle attività didattiche.
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